Avete intenzione di andare in Brasile e volete saperne di più sui piatti tipici brasiliani? La tradizione gastronomica di questo immenso paese, portatore sano di allegria, è il frutto di diverse influenze: la colonizzazione portoghese, la civiltà degli indios autoctoni e le usanze africane, giunte in Sudamerica attraverso la deportazione degli schiavi. Si tratta dunque di una cucina poliedrica, in cui la contaminazione africana è quella ha avuto maggior rilievo.
L’elemento africano infatti è considerato il più importante nell’arte
culinaria brasiliana ed è quello che ha garantito risultati eccellenti: la
cucina bahiana, che conserva maggiormente le radici africane del Brasile, ne è
una chiara dimostrazione. Peraltro è particolarmente apprezzata in tutto il
mondo.
Ingredienti come latte di cocco, il
dende, l’olio di palma e la noce di cocco grattugiata sono le principali
reminescenze africane.
Ma al di là delle molteplici
influenze, qual è il piatto tipico del Brasile?
Il piatto forte di questo istrionica
nazione è sicuramente la feijoada: particolarmente diffusa in Rio de
Janeiro, è realizzata con fagioli, carne bovina secca, salsicce affumicate,
lingua, orecchie e code di maiale (quando si dice che del maiale non si butta
via niente…), aglio, peperoncino forte. Viene servita solitamente accompagnata
da riso, cavolo verde e fettine d’arancia.
Tra i piatti principali è d’obbligo
annoverare anche la farofa de manteiga, ovvero farina di manioca saltata
al burro e le couve à miniera, ovvero coste saltate.
Molto apprezzato è anche il molho
de pimenta e limao, ossia la salsa di peperoncino e limone, che viene
utilizzata solitamente prima del pasto, ma è anche ottima come accompagnamento
delle portate.
Oltre a questi piatti della
tradizione, largamente conosciuti, in Brasile esistono altre pietanze, tipiche
delle diverse regioni.
Andiamo a scoprirle.
Nella cucina di Bahia, troviamo uno dei piatti più prestigiosi della cucina
brasiliana in genere, il vatapà, realizzato con gamberi e altre varietà
di pesce, tutti tagliati a pezzetti o macinati e poi cotti con olio di dende,
latte di cocco e pezzi di pane. Questa pietanza viene servita con l’accompagnamento
della classica porzione di riso. Il sarapatel invece, è composto di
fegato e cuore di maiale o di agnello mescolati a sangue fresco,
successivamente cotti con pomodoro, peperoni e cipolle. Infine, degno di nota è
il caruru, piatto fatto con gamberetti fritti e conditi con una salsa
forte di peperoncino rosso e okra.
La cucina tradizionale dell’Amazzonia è evidentemente molto diversa da quella delle altre
regioni, qui il piatto forte è il pato no tucupi, pezzi di anatra
immersi in una salsa a base di un’erba selvatica particolarmente piccante. Un’altra
pietanza della tradizione è il tacacá, un denso brodo giallo arricchito
con gamberi e aglio. In questa regione degni di nota sono anche i frutti che
offre la foresta: açaì, cupuaçu, graviola, bacuri, castagne, sono
davvero squisiti come i succhi e i gelati che se ne ricavano. Questi ultimi
sono noti e apprezzati in tutto il Brasile.
Infine nella regione del Rio
Grande do Sul, il piatto più famoso è il churrasco, uno spiedo con
pezzi di carne bovina cotti sui carboni ardenti e conditi con una salsa di pomodoro
e cipolla.
Per quanto riguarda le bevande,
possiamo affermare con certezza che la cucina brasiliana in genere ha poco a
che fare con il vino, si sposa invece perfettamente con la cerveja
(ovvero la birra). In Brasile se ne producono di diversi tipi (le più consumate
sono la Brahma e l’Antàrtica), tuttavia la bevanda più diffusa è la cachaça,
un forte rum di colore chiaro, che si ottiene dalla fermentazione della
canna da zucchero. E per gli astemi, niente paura, questo variopinto
paese è ricco di frutti di ottima qualità e i succhi che ne derivano sono
davvero gustosi: tra i più apprezzati quello alla banana e all’avocado.
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